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Merlin, Philippe-Antoine.

(detto Merlin de Douai). Giurista e uomo politico francese. Avvocato al Parlamento di Fiandra, fu delegato per il Terzo Stato del baliaggio di Douai agli Stati Generali del 1789. Fu uno dei più esperti legislatori dell'Assemblea costituente, stendendo gli atti relativi all'abolizione del regime feudale e del diritto di primogenitura. Presidente del Tribunale del Nord nel 1791-92, fu eletto alla Convenzione dove, pur votando la pena di morte per Luigi XVI, fu tra i deputati più moderati e fautore della caduta di Robespierre. La sua influenza crebbe gradualmente e, mentre preparava la revisione del Codice Penale che restò poi in vigore fino al 1811, fu membro del Comitato di salute pubblica e con l'istituzione del Direttorio due volte ministro della Giustizia; tra il 1797 e il 1799 fu a sua volta direttore. Con l'ascesa di Napoleone, di cui era stato da subito sostenitore, ebbe incarichi di rilievo: guidò le sue riforme legislative, fu procuratore generale alla Corte di Cassazione nel 1801, consigliere di Stato a vita e cavaliere dell'Impero nel 1808, conte nel 1810 e infine ufficiale della Legione d'onore. Dopo la Restaurazione fu costretto all'esilio e tornò in Francia solo dopo la Rivoluzione del 1830. Tra le sue opere ricordiamo Répertoire de jurisprudence (18 voll., 1827-28) e Recueil alphabétique des questions de droit (8 voll., 1827-28) (Arleux, Douai 1754 - Parigi 1838).